Quali sono i compiti di un amministratore di condominio?
Quali sono i compiti di un amministratore di condominio?

I compiti di un amministratore di condominio sono numerosi e richiedono il possesso di competenze specifiche per essere portati a termine.

Nel corso degli ultimi anni le esigenze dei condomini sono aumentate, le aspettative si sono fatte complesse. Allo stesso tempo, il contesto normativo si è evoluto, impattando sul modo con cui l’amministratore esercita la sua professione.

Non stupisce, dunque, che sempre più professionisti si stiano affidando a software in grado di alleggerire il carico o, come minimo, organizzarlo.

Ne parliamo qui, passando in rassegna i compiti che un amministratore di condominio deve svolgere e fornendo qualche informazione su uno dei software migliori in circolazione: DettoFatto.

Cosa fa un amministratore di condominio

Prima di tutto forniamo una definizione generale. L’amministratore è quella figura che gestisce le parti comune del condominio. Viene incaricato dall'assemblea e scelto tra i condomini medesimi, piuttosto - come capita nella maggior parte dei casi - tra i professionisti che si occupano proprio di amministrazione condominiale. La nomina dell’amministratore è obbligatoria nella maggior parte dei casi, ovvero quando il numero di condomini è pari o superiore a otto.

Stando alla normativa, l’amministratore di condominio deve svolgere le seguenti macro-attività.

  • Gestione delle manutenzioni delle parti comuni dell’edificio e relativa richiesta di titoli abilitativi.
  • Vigilanza e monitoraggio delle parti comuni dell’edificio.
  • Erogazione delle spese necessarie allo svolgimento dei servizi collettivi (es. pulizia delle scale).
  • Gestione del conto corrente condominiale.
  • Vigilanza sul rispetto del regolamento condominiale.
  • Convocazione e direzione delle assemblee condominiali.
  • Rendicontazione delle spese.

Queste macro-attività si traducono in tutta una serie di compiti che richiedono tempo e competenze avanzate per essere espletati al meglio.

L’amministratore deve interloquire con i condomini, raccogliere le loro lagnanze e le loro richieste. Deve trattare con i fornitori dei servizi. Deve, ovviamente, predisporre tutto il necessario per le opere di manutenzione ordinaria e indifferibile, piuttosto che gestire - qualora l’assemblea si sia espressa positivamente - gli interventi di manutenzione straordinaria.

Insomma, l’amministratore non si limita ad amministratore, ma è chiamato a comunicare e a interagire. Da qui, l’effettivo carico di stress che tale professione reca con sé, la difficoltà a stare al passo con le aspettative e quindi il rischio di essere sfiduciato.

Qualche consiglio per gli amministratori di condominio

Il primo consiglio è stimolare e preservare un clima di collaborazione con e tra i condomini. Le attività, come abbiamo visto, sono gravose, e il sentiment di chi vive in condominio può fungere da facilitatore o da ostacolo.

Il consiglio più importante che un amministratore di condominio possa seguire, tuttavia, consiste nell’affidarsi a strumenti e risorse in grado di organizzare il lavoro. Questi possono coincidere con la presenza di dipendenti in grado di supportare il professionista nell’esercizio professionale, piuttosto che con l’impiego massiccio e continuativo di applicativi in grado di contabilizzare, catalogare, memorizzare informazioni etc.

Applicativi di questo genere non sono certo una novità, anzi rappresentano un must per qualsiasi amministratore che non sia rimasto all’età della pietra. Tuttavia, mostrano già la corda e manifestano limiti importanti.

Infatti, sono piuttosto efficaci nella contabilizzazione, che rappresenta alla fine dei giochi il meno gravoso dei compiti dell’amministratore; mentre si rivelano deficitari nella gestione delle interazioni, che rappresenta la fonte di stress più importante.

Si rende quindi necessario un’applicazione che punti proprio su questo aspetto, e che quindi costituisca uno strumento realmente efficace per alleggerire il carico che l’amministratore deve sopportare. Un software del genere per fortuna esiste, e il suo nome è DettoFatto.

Perché utilizzare DettoFatto?

Tanto per cominciare, DettoFatto è un’applicazione online, che all’occorrenza può essere utilizzata mediante smartphone. Dunque, l’esperienza d’uso è agevole e veloce.

Soprattutto, DettoFatto si concentra sul rapporto tra amministratore, condomini e fornitori. Nello specifico, fa uso dell’intelligenza artificiale per automatizzare le comunicazioni. Esatto, è DettoFatto a parlare con condomini e fornitori, garantendo risposte plausibili e coerenti, sulla scorta delle informazioni presenti in database.

Chi utilizza DettoFatto soddisfa le esigenze comunicative dei suoi assistiti, è in grado di coprire tutte le loro richieste, di apparire sempre presente.

Ecco che i condomini si sentono finalmente presi in considerazione, persino coccolati, e maturano rispetto all’amministratore un sentimento positivo, di apprezzamento e di stima. Si innesca così un circolo virtuoso, in cui i condomini - soddisfatti del proprio amministratore - non solo lo confermano per gli anni a venire, ma lo raccomandano ad amici e parenti. Una dinamica, questa, che promette un concreto avanzamento di carriera, senza che ciò comporti un aumento dello stress.