Fossa biologica: ogni quanto è bene fare la sua pulizia?
Fossa biologica: ogni quanto è bene fare la sua pulizia?

Ci sono operazioni che vanno fatte con una certa costanza. La pulizia fossa biologica, per chi ce l’ha, è una di queste. All’interno di quello che è un vero e proprio serbatoio sotterraneo si riversano infatti tutti i liquami delle abitazioni che, pur collegate all’impianto fognario comunale, non immettono i loro scarichi in via diretta nella fogna.

Va da sé, dunque, che dal suo riempimento, dall’otturazione delle tubazioni che la collegano all’immobile e dal mancato funzionamento del sistema nel suo complesso possono crearsi fastidiosi problemi agli appartamenti a essa collegati.

Comprendere cosa possa accadere, in concreto, non è difficile. Immaginiamo se lo sciacquone del water non ha modo di scaricare quanto all’interno della vasca, se il lavandino in cucina di colpo non riceve più l’acqua sporca di detersivo, o se la lavatrice non ha più modo di espellere l’acqua e il detersivo al suo interno.

Queste, per semplificare, sono soltanto alcune delle casistiche che si possono manifestare quando si sottovaluta la necessità dell’attività di spurgo. C’è, come sempre, una domanda cruciale da porsi in prima persona. Ogni quanto è bene fare la pulizia della fossa biologica? Al netto di qualsiasi riflessione circa l’impatto delle differenti abitudini familiari sulle tempistiche da mettere in atto, è importante comprendere il concetto che sta alla base. Quella della pulizia della fossa biologica è un’esigenza che va calendarizzata e gestita con una certa regolarità.

Porre attenzione allo stato di riempimento della vasca è un’accortezza che può evitare fastidi ben più consistenti. Si tratta, insomma, di considerare il serbatoio a supporto dell’immobile come una parte integrante dell’edificio stesso e, una volta constatata la sua consistenza, verificarne di tanto in tanto la situazione affinché la medesima non si trasformi in una difficoltà da gestire in emergenza. Come sempre accade, del resto, meglio agire nella manutenzione ordinaria piuttosto che operare in fretta e furia per mettere una pezza a un fatto già avvenuto.

La differenza tra una fossa biologica e un pozzo nero

C’una sottile differenza tra una fossa biologica e un pozzo nero. Partendo dal secondo, un pozzo nero è un serbatoio interrato che, di dimensione differente in ragione dell’immobile cui è al servizio, raccoglie tutti gli scarichi prodotti in casa per poi stiparli al suo interno fino alla successiva pulizia a opera degli addetti specializzati. Nel pozzo nero i liquami entrano da un tubo di collegamento con la casa, ma non escono da alcun altro tubo e, dunque, debbono essere interamente prelevati da chi si occupa di questa attività.

La fossa biologica, invece, è sì una vasca sotterranea, ma ha sia un tubo in ingresso, quello che proviene dall’edificio cui è connessa, sia uno in uscita, nella direzione della fognatura comunale. In sostanza, si tratta di un elemento nel quale gli scarichi accedono, vengono stoccati per un po’ di tempo e poi sono rilasciati verso la rete di raccolta municipale.

Sia la fossa biologica sia il pozzo nero abbisognano di una manutenzione abbastanza regolare. La prima, ovviamente, necessita di una minor frequenza, non fosse altro perché una fetta degli scarichi al suo interno sono poi scaricati in rete. Di norma è sufficiente un intervento l’anno. Nel caso del pozzo nero, invece, è bene aumentare il numero di interventi, così che non ci siano problematiche legate al riempimento dello spazio d’accumulo o all’ostruzione dei tubi. Essenziale in entrambi i casi è il monitoraggio, giacché solo con ispezioni periodiche è possibile comprendere lo stato dell’arte e, se necessario, procedere con le azioni conseguenti.

Osservare, valutare e intervenire

Non c’è periodicità che tenga di fronte alla pulizia fossa biologica, azione essenziale per evitare difficoltà di smaltimento degli scarichi della casa e che necessariamente è legata alla verifica dei livelli di riempimento della vasca e di disostruzione delle tubazioni da e verso quest’ultima.

Come in ogni cosa, l’occhio aiuta a comprendere i fenomeni e, se del caso, a contrastarli. Vale per la risalita della muffa da un muro, vale altresì per lo stato di riempimento di una fossa biologica o di un pozzo nero.

Controllare di tanto in tanto cosa avviene al di sotto del tombino in giardino è fondamentale. Ciò, infatti, evita che il problema si trasformi in emergenza. Meglio invece attivarsi di tanto in tanto, così che se lo spurgo è necessario sia programmato nei giusti tempi.