Le perdite d’acqua improvvise sono sempre una cattiva notizia. A volto non vanno oltre il rango di seccatura. Altre volte, purtroppo, assumono un carattere decisamente emergenziale.
Come muoversi? Rispondiamo a questa domanda nella guida che segue. Faremo riferimento ai consigli di Turbo Idraulico, ditta che eccelle nel servizio di pronto intervento idraulico ma responsabile anche di una illuminante attività di divulgazione.
Come identificare l’origine della perdite
Il primo passo consiste nell’identificare l’origine delle perdite. Ecco alcune best practices.
- Controllare i rubinetti. Si tratta di verificare se ci sono gocciolamenti, anche lievi, attorno alle manopole o all'uscita dell'acqua. Spesso, la causa della perdita è una banale guarnizione usurata.
- Controllare i tubi. In questa fase, può essere utile verificare lo stato dei tubi visibili, e nel mentre cercare segni di umidità o macchie di acqua. Anche un piccolo foro può causare perdite significative nel tempo.
- Controllare gli elettrodomestici. Un’altra idea consiste nell’ispezionare attentamente l’area attorno a lavatrice e lavastoviglie. Le perdite possono verificarsi anche a causa di guarnizioni difettose o tubi allentati collegati a questi apparecchi.
Cosa fare in caso di perdite gravi
La perdita può essere grave. Ciò capita quando da esse fuoriesce parecchia acqua. In questo caso, è necessario muoversi nell’immediato.
- Chiudere la valvola principale dell’acqua. Ovvero, bloccare immediatamente l'afflusso d'acqua per evitare ulteriori danni all'immobile.
- Mettere in sicurezza oggetti e mobili. Spostare gli oggetti o mobili in legno, tessuto o elettronici lontano dalle aree allagate è una soluzione provvidenziale, ancorché temporanea, per evitare danni irreversibili.
- Chiamare un pronto intervento idraulico. Se la perdita, non bisogna tentennare: è obbligatorio contattare un tecnico specializzato, fornendo dettagli sulla situazione e richiedendo un intervento urgente.
Il pronto intervento idraulico: la soluzione obbligata per le perdite gravi
Come abbiamo visto, quando le perdite sono gravi, e quindi in grado di causare non solo disagio ma veri e propri danni all’abitazione, è necessario affidarsi a un pronto intervento idraulico. Ovvero, a un servizio di riparazione tempestivo, riservato alle emergenze. Purtroppo, buona parte degli idraulici che dichiarano il pronto intervento in realtà lo millantano soltanto. Ecco come riconoscere un buon idraulico per il pronto intervento.
- Si informa sul guasto già alla prima chiamata, chiede dettagli specifici per comprendere l'entità del problema e giungere con l’attrezzatura adeguata. E’ un chiaro segnale che sì, fa sul serio.
- Fa una previsione certa dell’orario di arrivo. Ovvero, è consapevole del tempo necessario per il viaggio. Sicurezza, questa, che deriva dall’esperienza.
- Fornisce indicazioni su come mettere in sicurezza oggetti e mobili. Durante la chiamata, offre consigli su azioni preventive da intraprendere in attesa dell'intervento. Altro segnale di grande esperienza.
Cosa fare in caso di perdite minime: il fai da te
Quando le perdite sono minime, e quindi permettono di operare con maggiore calma, è possibile pensare al fai da te. Ovviamente, solo e soltanto se si posseggono competenze almeno di base, e non si nuovi a questo genere di interventi. Ad ogni modo, ecco gli interventi che capita più frequentemente di dover realizzare, e che sono alla portata della gente comune.
- Sostituire le guarnizioni usurate è un rimedio efficace per bloccare piccole perdite. Ovviamente, in questa fase bisogna fare attenzione alla compatibilità dei materiali con il tipo di impianto.
- Serraggio dei raccordi allentati. Azione, questa che può risolvere perdite minime nei punti di connessione. Il difficile, in questo caso, sta nella scelta della chiave adatta. Lo scopo è stringere delicatamente i raccordi senza danneggiare i filetti o provocare ulteriori danni.
- Applicare del nastro sigillante sui filetti dei raccordi, specialmente in tubi o giunzioni filettate. Azione, questa che può evitare che la perdita piccola diventi grande. Il nastro, preferibilmente in teflon, va avvolto con cura lungo i filetti, creando una tenuta ermetica che impedisce infiltrazioni d’acqua o aria.
Ovviamente, prevenire è meglio che curare. Ebbene, esistono delle pratiche “preventive” che permettono di ridurre al minimo il rischio perdita. Per esempio, è utile monitorare periodicamente lo stato dei rubinetti, verificando che raccordi e guarnizioni non siano usurati. Stesso discorso, ovviamente, per i tubi.
Nondimeno, è utile monitorare la pressione dell'acqua per evitare eccessivi stress sulle tubature. Ii precisi (e chi ha voglia di investire) potrebbero infine installare dispositivi di rilevazione perdite.