Molti proprietari di immobili, scelgono sempre più spesso di affittare un immobile di proprietà per metterlo a reddito. Il problema è trovare l’inquilino giusto, ovvero la persona ideale ad abitare nel proprio appartamento che sia regolare nei pagamenti e abbia cura dell’immobile, in modo che si possa trarre soddisfazione e sicurezza a 360 gradi dal contratto d’affitto.
Prima di consegnare la propria casa nelle mani dell'inquilino scelto, è consigliabile rivolgersi a un'agenzia che sia in grado di valutare casa ed assegnarle un valore corretto, aggiornato e in linea con le richieste di mercato, unitamente a quanto in essa contenuta: mobili, suppellettili, elettrodomestici e stato strutturale in generale (muri, pavimenti e rivestimenti).
Affittare casa: come riconoscere l’inquilino perfetto
«Quando si decide di mettere in affitto un appartamento bisogna avere le idee molte chiare sul cliente ideale», spiegano dalla Zero Commissioni Case di Pescara. «Per individuare il profilo dell'inquilino perfetto bisogna partire dalla zona cui si trova l’immobile e la sua tipologia», chiariscono dall’agenzia.
Infatti, in base all'ubicazione dell’immobile e alle sue caratteristiche si cercherà un potenziale inquilino che possa trovare nella collocazione e nelle peculiarità dell’appartamento quel che cerca. Una casa ubicata vicino a zone universitarie vien da sé che attrarrà principalmente studenti fuorisede; un appartamento periferico vicino a scuole, supermercati e servizi sarà più attrattivo per nuclei famigliari o lavoratori con o senza automezzo.
«La cosa più importante è partire dal target», precisano gli agenti, «e in base al target scelto si possono scremare e selezionare le varie richieste che si riceveranno». L’importante è saper valutare, come già chiarito, le caratteristiche della casa e ciò che l’immobile in affitto è in grado di offrire, per poi evidenziare i vantaggi nel momento in cui si pubblica l'annuncio di ricerca inquilino che, se elaborato in modo chiaro e pubblicizzato nel modo più strategico, saprà raggiungere in poco tempo il cliente giusto da analizzare ulteriormente.
«Spesso facciamo eseguire piccoli lavori di sistemazione o ammodernamento, in modo da innalzarne la qualità percepita e quindi il valore finale», aggiungono dall’agenzia, «ciò per noi rappresenta il vero valore di un investimento: ovvero spendere qualche euro per ricavarne molti di più dopo poco tempo».
Affittare o convertire casa in B&B, casa vacanze o hotel?
«In molti casi ci occupiamo anche di valutare se l’appartamento che si vuole affittare possa essere trasformato in un bed&breakfast o una casa vacanze», racconta il direttore della Zero Commissioni Case, il dottor Valerio Simeone. «Con una struttura micro ricettiva riusciamo a far guadagnare ai proprietari anche il doppio o il triplo rispetto ad un affitto normale e con un rischio ancora minore che un inquilino non vada via. E’ una valutazione ancora più delicata che abbiamo consigliato ad alcuni clienti che seguiamo e che oggi sono molto contenti e soddisfatti e non tornerebbero mai indietro».
Convertire l’appartamento in affitto in un bed&breakfast è una scelta molto interessante su cui però devono essere fatte precise considerazioni per renderlo accattivante, con un arredamento moderno, minimal, e che possa piacere anche ai turisti stranieri, oltre che ai lavoratori locali. «Una scelta che richiede manutenzione frequente e alcune pratiche burocratiche con Regione, Questura e Comune, di cui ci occupiamo noi tramite i nostri progettisti», spiegano ancora dalla Zero Commissioni.
Selezione e verifica dei requisiti del potenziale inquilino
Il primo impatto è quel che conta, si dice. Un concetto valido fino sì, ma fino ad un certo punto. Certo da non sottovalutare, soprattutto quando si conosce un aspirante inquilino, che nonostante la buona impressione che lascia, non basta a definirne il reale profilo.
Un elemento che gioca a favore del potenziale inquilino è l’essere in possesso di un contratto a tempo indeterminato ma, dal momento che neanche questo tipo di trattamento rappresenta oggi una reale garanzia, sarà sufficiente verificare la stabilità lavorativa dell’aspirante conduttore, chiedendogli copia di ulteriore documentazione specifica.
Nel caso di studenti, le garanzie richieste saranno trasferite ai genitori che faranno da garanti, sostenendo le spese di affitto.
Quando si stipula un contratto di locazione ad uno studente, si può intestare ad esempio lo stesso a due persone per ottenere una garanzia di pagamento: allo studente e a un genitore che presenta la sua certificazione dei redditi. Nel contratto è possibile specificare se vi sia il conduttore, ma in questo modo il cointestatario sarà obbligato in solido con l’altro cointestatario e, generalmente, il pagamento è effettuato con bonifico disposto dal genitore. In alternativa si può far figurare lo studente come conduttore e intestatario del contratto, inserendo il genitore come garante.
All’atto della firma del contratto è prassi comune, sempre in un'ottica di tutela e prevenzione da eventuali problematiche o danni all’immobile, chiedere una cauzione. Tale somma può equivalere ad una mensilità, fino ad un massimo di tre mensilità d’affitto e la somma non si potrà utilizzare a proprio piacimento, ma dovrà essere depositata obbligatoriamente. Servirà solo se si verificheranno danni all’immobile provocati dall’inquilino riscontrati a conclusione del contratto d’affitto. In alternativa, secondo gli accordi presi in fase contrattuale, è possibile stipulare un’assicurazione di affitto, che copra il pagamento fino a 12 mensilità arretrate ed eventuali danni o le spese legali.
Trovare l'inquilino perfetto non è detto sia semplice; sicuramente questa procedura richiede tempo, attenzione e garanzie. Per tutelarsi al meglio è possibile anche rivolgersi a dei consulenti specializzati nel settore immobiliare, come la Zero Commissioni Case, che seguiranno step by step le operazioni di affitto dell’immobile, liberando il proprietario da incombenze e rischi inutili.