I corsi online per i docenti hanno acquisito una certa centralità negli ultimi anni. Infatti, rispondono da un lato alle necessità di aggiornamento dei professori, dall’altro alle esigenze degli aspiranti docenti o dei precari di acquisire punteggio in vista dello scorrimento delle graduatorie.
L’offerta di corsi online per i docenti è attualmente abbondante e in crescita. Da qui, la necessità di discernere i migliori. Il primo passo, ovviamente, è verificare che i corsi siano riconosciuti dal MIUR, ovvero dal ministero, dunque siano realmente utili agli scopi appena citati. Ne parliamo qui, fornendo un vademecum a beneficio di coloro che vogliono formarsi… Senza cattive sorprese.
L’importanza dei corsi online per i docenti
I corsi online per i docenti sono importanti per almeno due motivi.
- Consentono di aggiornare competenze e skill. La questione riguarda tutti, dai professori già affermati e, perché no, titolari di cattedra, a quelli più giovani e che hanno iniziato da poco a insegnare. Il motivo consiste nei cambiamenti che stanno attraversando il mondo della didattica e che si riflette in una composizione dei piani di studi diversa rispetto anche al passato più recente. L’esempio più fulgido di questa dinamica riguarda il coding, una materia resa obbligatoria alle elementari e che ha acquisito direttamente un'importanza abnorme nel percorso di formazione dei più piccoli.
- Permettono di acquisire punteggio. Le graduatorie sono iper-competitive, a prescindere dalla fascia di riferimento. Ne consegue che anche un punto può fare la differenza. Ora, il metodo più rapido per acquisire punteggio è proprio l’acquisizione di attestati, i quali a loro volta derivano dai corsi. Se fruibili online, sono anche comodi.
Ovviamente, c’è chi sostiene corsi online per pura cultura personale. O, per meglio dire, per sentirsi più preparato nell’esercizio dell’insegnamento. Rappresentano una quota minoritaria degli iscritti ai corsi, ma niente affatto residuale. I professori che tengono veramente al proprio lavoro, e puntano a eseguirlo nel migliore dei modi possibili, non sono affatto pochi.
Come riconoscere un ente formativo autorizzato
Il primo passo è verificare che il corso proposto da questo o da quell’ente sia effettivamente riconosciuto dal ministero. In genere, l’accreditamento viene dichiarato sul sito ufficiale, e anzi ribadito più volte. Tuttavia. è sempre bene controllare in prima persona. Come fare? Basta iscriversi alla piattaforma SOFIA, edita proprio dal ministero, la quale contiene (tra le altre cose) la lista dei corsi accreditati.
Va detto che la lista è molto lunga, anche perché i requisiti per l’autorizzazione non sono affatto stringenti. Potete trovarli nella direttiva 170 dello stesso ministero, pubblicata nel sito ufficiale. Di base, è necessario che l’ente abbia un proprio statuto e un atto costitutivo. Per il resto, la richiesta di riconoscimento deve essere corredata da alcune informazioni di carattere didattico e operativo (cosa si insegna, dove e come si svolge l’esame finale).
La facilità di accesso però non si traduce in una lassità di controlli. Anzi, il ministero predispone dei controlli e dei monitoraggi periodici, in modo da stimolare il mantenimento di un certo livello qualitativo.
Come scegliere l’ente più adatto
Fatto sta che l’offerta di corsi online per docenti è molto abbondante. Da qui, la necessità di scegliere, anche tra quelli riconosciuti del ministero, i percorsi più idonei, capaci di esprimere una maggiore qualità e di predisporre condizioni di fruizioni comode.
I criteri vertono principalmente sulle tempistiche, sulla possibilità di visionare i contenuti in versione on demand, sulla durata del corso e ovviamente sul costo.
Tra gli enti che stanno facendo la parte del leone, e si pongono come punto di riferimento per i docenti, spicca PaLEoS. Trovate tutte le informazioni sul sito ufficiale, www.paleos.it, ma è bene anche in questa sede fornire una panoramica.
I corsi di PaLEoS si fanno apprezzare per la varietà, tale da risultare compatibili con tutte le esigenze che, trasversalmente, i docenti possono avvertire. L’esigenza più pressante è ovviamente quella del punteggio, e infatti i corsi possono fornire fino a 2 punti, spendibili ovviamente in graduatoria.
L’offerta è molto aggiornata, come si evince dai corsi che riguardano il coding, destinati all’insegnamento nella scuola primaria e secondaria. Infine, si segnala un approccio ai prezzi accomodanti, non di rado valorizzato da scontistiche e promozioni. Sullo sfondo, uno spazio informativo (gestito nella forma del blog) per orientarsi ed effettuare le scelte più consone ai propri obiettivi professionali.