Spurgo fosse biologiche: ogni quanto tempo va fatto?

Lo spurgo fosse biologiche è un’operazione che va fatta da un personale esperto e che richiede una conoscenza dei componenti e del funzionamento. I proprietari di case con fosse biologiche devono seguire però degli specifici processi di manutenzione e di ispezione per mantenere il serbatoio in condizioni ottimali.

In caso contrario, si rischia di incorrere in costose riparazioni o addirittura in un guasto della fossa. La problematica più ricorrente è quando la fossa si intasa a causa di un corpo estraneo. Il costo della riparazione o della sostituzione di una fossa biologica varia in base al tipo di lavoro svolto.

Una mancata manutenzione della fossa biologica può avere gravi conseguenze, come il ristagno di acque reflue nelle abitazioni, la contaminazione del suolo a causa di fuoriuscite e l'erosione di pavimenti o di altre superfici sovrastanti la fossa biologica.

Il servizio di spurgo fosse biologiche a San Pietro ha un’esperienza decennale nel settore e consapevole delle problematiche, è pronto a intervenire 24 ore su 24. Inoltre, utilizza gli strumenti più moderni che permettono di svolgere una riparazione tempestiva e immediata.

In particolare, vanta delle pompe a pressione di forza notevolmente elevata capaci di pulire per mezzo di getti di acqua di grande potenza e velocità, offrendo un ottimo contributo per gli interventi di stasatura e disotturazione.

Come sono fatte le fosse biologiche?

La fossa biologica è una sorta di serbatoio interrato che convoglia i rifiuti urbani delle acque reflue e dei liquami per poi decomporli attraverso un’azione batterica anaerobica. Questo sistema, però, non può essere considerato un impianto di depurazione completo, in quanto i liquami non vengono privati del tutto degli agenti contaminanti.

Un tipico sistema di fossa biologica domestica è costituita da due componenti: una fossa settica interrata e un sistema di assorbimento costituito da un campo di drenaggio. Se vogliamo essere ancora più precisi, gli elementi di composizione si suddividono in diverse parti e includono: i tubi di entrata e di uscita dei liquami, le vasche di sedimentazione dove vengono stoccate le acque reflue e il coperchio di ispezione.

A questi componenti si aggiungono: i sifoni di collegamento che evitano il ritorno dei gas così come lo sfiatatoio che allontana i gas e le paratie che trattengono le parti solide e le schiume al fine di tenerle separate dall’acqua.

Il tempo di permanenza delle acque reflue urbane nella fossa biologica dipende dalle caratteristiche delle acque e dal tipo di fossa. Esistono due diversi tipi di sistemi settici: a "flusso continuo" e a "flusso discontinuo".

Il primo prevede un flusso costante di acque reflue nella fossa biologica e un flusso continuo pompato fuori dalla fossa. I sistemi settici a flusso discontinuo prevedono un lotto di acque reflue che viene pompato nella fossa, lavato attraverso il sistema e quindi rimosso dalla fossa.

Ogni quanto va fatto lo spurgo fosse biologiche?

Se la fossa biologica non viene mantenuta correttamente, i solidi non vengono disgregati e intasano il campo di drenaggio. Questo si chiama "guasto della fossa settica". Altre volte, invece, può succedere che un solido intasi le tubature causando un blocco nel versamento del liquame.

La fossa settica deve essere pompata e ispezionata ogni 3-5 anni, a seconda del numero di persone presenti nel nucleo familiare, del volume d'acqua che entra nella fossa e delle condizioni del terreno intorno alla fossa.

Qualora si verificassero dei problemi strutturali o di progettazione la fosse biologica va fatta controllare da un tecnico specializzato anche una volta all’anno. L’operatore provvederà in breve termine a risolvere il problema e a riassestare il funzionamento della fossa biologica. Con un po' di cura e attenzione, una fossa biologica può durare da 20 a 30 anni.

Le operazioni che potrebbe fare il tecnico in fase di spurgo fosse biologiche sono:

  • ispezione della fossa biologica;
  • pompaggio e pulizia della fossa biologica;
  • pulizia dei solidi dal campo di drenaggio;
  • rilevamento del materiale bloccante e rimozione per mezzo di pompa;
  • riparazione o sostituzione del serbatoio o del campo di drenaggio;
  • aggiunta di un deflettore al campo di drenaggio.

Il nostro compito è quello di mantenere pulita la zona in cui è sotterrata la fossa biologica. Per pulizia intendiamo la rimozione di erba, arbusti o altre piante infestanti che possono occludere o manomettere il coperchio di ispezione.

Evitare di scavare intorno alla fossa e bandire l’uso di pesticidi o fertilizzanti chimici, e quindi non organici, in prossimità del nostro sistema settico. Infine, dobbiamo verificare la presenza di possibili infiltrazioni e controllare lo stato di erosione del terreno. Questi controlli vanno eseguiti annualmente.