Siamo in estate e probabilmente parlare ora di riscaldamento vi fa sudare ancora di più; sappiamo che in questo momento sognate solo impianti di condizionatori che non si bloccano mai e che mantengano refrigerio giorno e notte ma è anche importante guardare in avanti, tra pochi mesi arriverà l’autunno ed è importante non farsi cogliere impreparati.
Con l’aumento del gas e le possibili limitazioni, bisogna certamente trovare un’alternativa al riscaldamento tradizionale con caloriferi. Se da una parte c’è chi ha investito i Bonus per la ristrutturazione in modo da avere una casa con un migliore efficientamento energetico, dall’altra c’è chi non ne ha potuto usufruire: in entrambi i casi c’è una soluzione… si chiamano termoconvettori portatili.
Cos’è un termoconvettore?
Un termoconvettore è un piccolo elettrodomestico che ha lo scopo di riscaldare l’aria, in alcuni modelli esiste anche la possibilità che emettano aria fresca. Il settore ha fatto passi da gigante e ora in pochi secondi iniziano da subito ad immettere aria calda o fresca a seconda della scelta.
Conosciuti soprattutto come alternativa al riscaldamento, riescono ad alzare la temperatura di una stanza avendo cura di non consumare eccessivamente energia e diffondendo il calore in modo rapido. Facili da installare, esistono sia in versione fissa che in versione portatile; proprio i secondi vengono scelti da molti per la possibilità di spostarli di stanza in stanza a seconda delle esigenze.
Consigliamo l’acquisto di un termoconvettore per chi soffre particolarmente il freddo e ha necessità di riscaldare una stanza in tempi brevi; ci sono case che nonostante l’impianto tradizionale con caloriferi non riescono a reggere le temperature più basse, ma ci sono anche situazioni in cui anziani o bambini soffrono particolarmente le giornate più rigide: ecco che questo strumento può diventare di grande aiuto. Per esempio, nelle case vacanze in montagna o al mare viene spesso installato e tra i motivi c’è la sua capacità di gestire l’energia non sprecandola. Cosa aspetti ad acquistare un termoconvettore portatile? Dai un’occhiata ai termoconvettori portatili Mill Heat: scegli un modello moderno tenendo in considerazione anche delle recensioni e non rimarrai deluso.
Tipologie di termoconvettori
Come accennato ad inizio post esistono diverse tipologie di termoconvettori. Tra i più diffusi ci sono quelli a parete, si tratta di modelli fissi che una volta installati non possono essere spostati di stanza in stanza. Sono ottimi per chi cerca una soluzione definitiva per un determinato ambiente; troviamo poi i termoconvettori portatili che sono conosciuti anche come “da pavimento”: in questo caso sono spesso muniti di rotelle e maniglia così da poterli spostare agevolmente.
Una differenza arriva anche dalla modalità di alimentazione: di base li troviamo elettrici, ad acqua o a gas. Se quelli a gas al momento li escludiamo per i costi di gestione, restano da utilizzare quelli ad acqua o elettrici. Diciamo da subito che quelli ad elettricità sono i più comodi: basterà infatti utilizzare una spina e il dispositivo inizierà a funzionare; più macchinoso invece il sistema ad acqua che impiega anche più tempo per iniziare a scaldare una stanza.
Quanto consumano i termoconvettori portatili?
Abbiamo parlato fin da inizio post dell’importanza di scegliere termoconvettori portatili come fonte alternativa di calore, questo perché questi strumenti riescono a risparmiare energia. Ma quanta ne consumano in realtà? I modelli più recenti sono da considerare green: grazie alla tecnologia più moderna riescono ad evitare lo spreco di energia e ad ottimizzare i consumi evitando di impattare sull’ambiente ma anche sulla bolletta di chi lo utilizza.
Perché sono meglio i termoconvettori portatili del classico riscaldamento? Essendo più moderni, questi impianti riescono a vincere in termini di consumi. I termoconvettori elettrici sono quindi un’ottima scelta per riscaldare stanze e ambienti in assenza di riscaldamento tradizionale o in aggiunta, in caso il calore non sia sufficiente.