Il diabetesindrome metabolica sono due condizioni patologiche sempre più diffuse. Se non si interverrà drasticamente con la riduzione dei numeri nei prossimi anni, il carico sui sistemi sanitari nazionali in futuro sarà a dir poco problematico.
Ecco perché è il caso, fin dalla più tenera età, di impegnarsi per tenere sotto controllo i valori della glicemia
Come riuscirci? Scopriamo, nelle prossime righe dell’articolo, alcune dritte pratiche ed efficaci da prendere in considerazione.
La scelta (mirata) degli integratori
Sono tante le persone che, quando decidono di migliorare il controllo della glicemiaocalizzano sugli integratoria di strano se si pensa al fatto che, da diversi anni ormai, il nostro Paese è leader di mercato per quanto riguarda i supplementi alimentari.
Attenzione: bisogna scegliere quelli giusti e nelle dosi giusteni autorevoli studi degli ultimi anni hanno permesso di scoprire che, per esempio, nell’ambito dell’ampia classe dei composti antiossidanti, gli antocianisi possono trovare in integratori famosi come quelli a base di ribes nigrum gemme sono particolarmente efficaci quando si parla di controllo della glicemia.
La buona notizia? Funzionano senza bisogno di chiamare in causa dosaggi eccessivi (possono bastare, come evidenziato da uno studio scientifico finlandese pubblicato nel 2020, 75 grammi al giorno di ribes nigrum, una delle principali fonti di antociani).
L’importanza dell’attività fisica
Diverse evidenze scientifiche hanno portato alla luce il fatto che, grazie all’attività fisica, abitudine cruciale per poter parlare di stile di vita sano, è possibile apprezzare un miglioramento della composizione della flora batterica intestinale e della risposta glicemica ai vari alimenti che si assumono attraverso la dieta quotidiana.
Controllo dello stress
Lo stress è una condizione purtroppo molto frequente al giorno d’oggi. I danni che può portare alla salute sono enormi. Tra questi è possibile citare l’aumento dei livelli di cortisolo, l’ormone per eccellenza simbolo della sopra citata condizione.
Quando si chiamano in causa suoi effetti, è doveroso citare l’aumento di grasso viscerale a livello dell’addome, ma non solo.
Cosa che non tutti sanno, il cortisolo può comportare un incremento del glucosio a livello ematico, così come una riduzione della risposta insulinica.
Ogni persona ha le sue strategie per tenere sotto controllo lo stress. C’è chi legge, chi si fa una camminata in mezzo alla natura, chi medita. Quello che conta è trovare la propria in quanto, come abbiamo visto, soffrire di stress non vuol dire passare qualche giorno di cattivo umore, ma rischiare di avere a che fare, per tutta la vita, con una malattia come il diabete di tipo 2.
A proposito di quello di tipo 1, sulle cui cause la scienza si sta ancora interrogando per arrivare a conclusioni univoche, una ricerca degli scorsi anni ha dimostrato che eventi fortemente traumatici e stressanti nei primi anni di vita, fino ai 14 circa, possono rappresentare un fattore di rischio per lo sviluppo della malattia.
Il ruolo delle fibre
Le fibre sono nutrienti aventi un ruolo preziosissimo ai fini del miglioramento del controllo della glicemia e della prevenzione di patologie come il diabete e la sindrome metabolica.
Le fibre sono benefiche per diversi motivi. Rallentano l’assorbimento degli zuccheri nel sangue, prevenendo, di fatto, i picchi glicemici, e comportano una diversificazione del microbiota intestinale, fattore che, nel corso del tempo, si è dimostrato utile per il controllo della glicemia.
La qualità del sonno
Il sonno di qualità - sì, hai letto bene, non conta solo il numero di ore che si trascorrono tra le coperte - è fondamentale per il controllo della glicemia e per la salute del microbiota intestinale.
I benefici sono concreti soprattutto se la qualità del sonno è alta nelle ore notturne (per migliorarla, è consigliabile, per esempio, evitare di coricarsi dopo aver appena utilizzato device elettronici).